SEGNI MAURO CUPPONE, evoca il funerale impossibile del feticcio, trasformando la bara in un logotipo fashion. L’ironia crudele dell’oggetto, trasforma i contenuti in scultura. SVETLANA OSTAPOVICI, osserva il mondo reale attraverso il metabolismo dei cicli lavorativi e l’impatto delle materie industriali su una natura indebolita nel suo sistema immunitario, elevando i contrasti estetici che segnano il destino di una vita futura. MICHELANGELO GALLIANI, attraverso la sua scultura, evoca l’anima morale di Leonardo e il ritrovamento del neoumanesimo, rimettendo il corpo metafisico al centro del discorso etico. Affiliati PEDUCCI/SAVINI, il corpo è per loro una geografia di apparizioni e sconfinamenti nel viaggio della rinascita attraverso l’anima letteraria e l’allegoria del corpo espressa dalla materia. |